Sia tra chi ha puntato su Mattia Destro ad inizio stagione (pochi) e sia tra chi lo ha fatto durante la sessione di mercato di riparazione invernale (decisamente di più) comincia a serpeggiare un certo velato malumore. Ultimi squilli in campionato datati 31 gennaio (2 reti contro il Crotone fuori casa). Fino a quel punto 15 partite e 9 reti con una rete ogni 150 minuti; non male per un giocatore impegnato nella lotta per non retrocedere.
Non si può certamente addebitare questo notevole rallentamento nelle marcature al cambio di allenatore, datato 21 dicembre 2020 con l’arrivo di Ballardini, visto che nelle successive giornate Mattia ha timbrato il cartellino con Spezia, Lazio, Bologna, Cagliari ed appunto la doppietta di Crotone.
Per capire di più di questo attaccante e sapere cosa aspettarci andiamo a vedere, schematicamente, la sua carriera con gli infortuni più importanti.
La carriera di Mattia
2010-2011 – prima stagione da professionista. Genoa. 18 partite, 3 goals ed un assist. Media goal per partita 0,16.
2011-2012 – Siena. 32 partite, 13 goals e 4 assists. Media goal per partita 0,41.
2012-2013 – Roma. 26 partite, 11 reti e 3 assists. Media goal per partita 0,42.
Luglio 2013: infortunio al ginocchio, out 144 giorni
2013-2014 – Roma. 24 partite, 15 reti e 2 assists. Media goal per partita 0,62.
2014-2015 – Roma e poi Milan. 34 partite, 8 goals e 0 assists. Media goal per partita 0,23.
2015-2016 – Bologna. 27 partite, 8 goals e 2 assists. Media goal per partita 0,29.
Marzo 2015: frattura dito del piede, out 72 giorni
2016-2017 – Bologna. 33 partite, 11 goals e 2 assists. Media goal per partita 0,33.
2017-2018 – Bologna. 27 partite, 6 goals e 4 assists. Media goal per partita 0,22.
2018-2019 – Bologna. 18 partite, 4 goals e 1 assist. Media goal per partita 0,22.
2019-2020 – Bologna e poi Genoa. 16 partite, 0 goals e 0 assist. Media goal per partita 0.
Ottobre 2019: strappo della capsula articolare, out 47 giorni.
2020-2021 – Genoa. 22 partite, 9 goals ed 1 assist. Media goal per partita 0,41 – in corso
A parte il periodo passato alla Roma, squadra che strutturalmente e qualitativamente può garantire più possibilità di andare a segno ai propri attaccanti, la media goal di Mattia nelle altre esperienze, tutte in società di media-bassa classifica, lo ha visto mantenere cifre che oscillano tra 0,2 e 0,3 goal a partita cioè una marcatura ogni 4-5 incontri.
La media, quindi, fin qui tenuta da Mattia può ritenersi più che ottima guardando le passate stagioni. Piuttosto c’è da pensare che essendo un calciatore abbastanza costante nelle prestazioni è probabile che da qui fino al termine del campionato tenderà a riavvicinarsi alle medie sopraddette; quindi difficilmente exploit o anche semplice mantenimento ma piuttosto un uniformarsi a ciò che sempre ha fatto, sportivamente parlando.
Segnare tanto non è mai stato nelle sue caratteristiche, tranne appunto nella Roma 2013-2014 di Rudi Garcia, Totti, Strootman, Nainggolan, Pjanic e De Rossi, e nel momento in cui è stato chiamato ed ha avuto la possibilità di cimentarsi in rose più quotate ha sempre trovato o un infortunio o una difficoltà di adattamento che ne hanno condizionato la carriera ad alti livelli.
Cosa fare?
Ai fantallenatori che hanno puntato su di lui ad agosto e quindi hanno “usufruito” completamente dei suoi bonus, diciamo complimenti per la lungimiranza mentre a quelli che lo hanno acquistato quest’inverno nella speranza desse loro uno spunto in più consigliamo di cominciare a sperimentare nuove tattiche e nuove formazioni che prevedano, in alcune occasioni, un suo panchinamento.