Serie A, guerra alla pirateria: pioggia di multe contro il “pezzotto”, l’asse Italia-Spagna spiazza i tifosi

Serie A, guerra alla pirateria: non bastano le campagne di sensibilizzazione, contro il “pezzotto” è pronto un intervento drastico.

La pirateria uccide il calcio. Non bastano spot duri e provocatori a fermare gli utenti in cerca di partite gratuite lontano dagli abbonamenti classici. Il calcio si paga e guardare la Serie A ha un costo: molti ritengono sia esagerato, altri preferiscono continuare a pagare e altri ancora ritengono che ci sia bisogno di un cambio di rotta.

Tifosi esultano allo stadio
Tifosi esultano allo stadio al gol della settimana (credits Canva) – Iconsiglidelfantacalcio.it

In tutti i casi, guardare la propria squadra del cuore (e non solo) dalla tv rappresenta una spesa mensile non indifferente. Non se la possono permettere tutti, ma la soluzione migliore non è la pirateria. Meglio nota con il nome di “pezzotto”. Le partite si possono vedere attraverso Sky, DAZN e Amazon (solo la Champions League).

Guerra al “pezzotto”: rivoluzione in Serie A

Il resto non è ammesso e, con resto, s’intende tutta quella pletora di siti illegali e non autorizzati che girano nel Web, anche attraverso canali Telegram e siti di e-commerce. Ora è possibile mettere fine a tutto questo. Ci pensa l’AgCom che rende noto come stia lavorando di concerto con la Spagna per porre rimedio all’illegalità per quanto riguarda la trasmissione nel mondo del pallone.

Tifosi esultano al gol
Tifosi esultano al gol più bello della settimana: immagine di repertorio (credits Canva) – Iconsiglidelfantacalcio.it

Nella Penisola iberica vige un’ordinanza che vieta l’utilizzo di piattaforme irregolari con multe fino a 5000 euro. Tutto varia a seconda della situazione: discriminante primaria è il periodo di uso che si fa del server in questione con relativo sito. Questo sarà possibile stabilirlo tramite controlli degli indirizzi IP.

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Pene più severe

Basta furbetti della smart tv, dunque, o nella maniera classica o niente. In Italia cosa cambia? Nello Stivale vige il piracy shield. Una piattaforma che blocca in tempo reale gli streaming illegali. Non si prende di mira l’utente, ma il sito da cui i contenuti sono resi fruibili. Presto, però, potrebbe esserci anche un’ulteriore stangata con multe più salate. Anche in questo caso si andrà da 150 a circa 5000 euro di multa. I diritti tv tornano al centro del campo, ma solo per mettere in discussione anche i doveri e soprattutto chi non li rispetta. Parola di Massimiliano Capitanio, commissario dell’AgCom.

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